11 Maggio 2015
Il profumo del Vino? Questione di bicchiere
Sommelier ed appassionati di vino l’hanno sempre sostenuto, ma oggi a dire che la scelta del bicchiere è fondamentale per degustarlo correttamente, c’è anche la scienza. Un team di studiosi dell’Università di Medicina e Odontoiatria di Tokyo, ha confermato che la diversità del bicchiere fa sprigionare profumi ed aromi differenti. L’unica cosa che accomuna tutti i bicchieri è la forma a calice, che permette la presa sullo stelo in modo da non influire sulla temperatura del vino, anche se in quelli dedicati ai vini rossi e corposi è più corto, perché in certi casi il tepore delle mani può incidere positivamente sullo sprigionarsi degli aromi.
Per il resto la forma è determinata da bocca, pancia e base, tre elementi da cui si possono ottenere moltissime forme quali flute, coppe e ballon. Il primo è uno dei più conosciuti ed è adatto a spumanti brut e champagne, di cui raccoglie i sottili aromi e permette di apprezzare il perlage. Per gli spumanti dolci e aromatici è invece da prediligere la coppa, che con la sua forma larga e svasata permette di contenere alla base gli aromi per poi espanderli meglio alla bocca del calice. I bicchieri a tulipano, così chiamati per la similitudine con la forma del fiore da cui prendono il nome, vengono usati per servire vini bianchi giovani e freschi, con qualche leggera nota aromatica. La sua forma non lascia disperdere i profumi ed i vini per i quali viene utilizzata sono maggiormente adatti ad aperitivi, antipasti e pesce. Spostando l’attenzione sui vini rossi troviamo calici più grandi e l’attenzione ai particolari non è meno importante. I vini giovani e rosati vanno degustati in calici ad oliva, che si restringono leggermente in lato e mettono in evidenza i profumi fruttati e la freschezza propria di questa categoria. Più sale la complessità e più aumenta la grandezza… i rossi importanti e di lungo invecchiamento richiedono il ballon, calice di grandi dimensioni e dall’aspetto arrotondato, che permette una buona ossigenazione. Ma i vini da dessert? I passiti e i liquorosi richiedono un calice piccolo, in modo da concentrare i profumi, ma diverso a seconda dell’abbinamento e in funzione alla temperatura di servizio. Anche quest’ultima è molto importante e va seguita scrupolosamente in base al tipo di vino e in alcuni casi, al momento in cui viene servito.
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