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10 Luglio 2015

L’Aperitivo… Una storia iniziata con Ippocrate

Aperitivo, dal latino Aperitivus (che apre): una bevanda in grado di stimolare il senso di fame.

Oggi è un appuntamento a cui non sappiamo rinunciare, un momento di relax pre cena che il venerdì diventa un rito, ma le sue origini sono quasi curative! Ebbene sì, nel V secolo il medico greco Ippocrate cercava un metodo per alleviare i disturbi di inappetenza dei sui pazienti e scoprì che somministrando loro una bevanda dal gusto alquanto amaro i sintomi tendevano a diminuire. Si trattava di una bevanda preparata con vino, fiori di dittamo, assenzio e ruta, tanto amara che i romani la chiamarono Vinum Absinthiatum e per migliorarne il sapore ci aggiunsero rosmarino e salvia. Di certo noi oggi non scegliamo lo stesso drink, ma quelli che prediligiamo all’ora dell’aperitivo sono quelli caratterizzati da un retrogusto amaro. Coincidenza? No! La conferma arriva anche da successive ricerche: a stimolare il senso di fame non erano i particolari ingredienti dal sapore amaro, bensì solo il sapore amaro. Nell’arco degli anni vediamo infatti nascere e spopolare bevande di diversa composizione, vedi il Vermouth (vino aromatizzato con china), il Moscato Canelli (realizzato con molteplici spezie quali cannella, melissa, china, artemisia…), il Martini Dry (prodotto con vini molto secchi), il Campari, i vari Bitter (amaro), ma tutti con un denominatore comune: il sapore amarognolo che ti rimane in bocca! Ad oggi la scelta è così ampia che potremmo provarne uno diverso per tutta l’estate.. ma noi siamo tradizionalisti e vi proponiamo un classico preparato con Bitter Campari e Vermouth!

Americano Lucano:

4/5 cubetti di Ghiaccio

22,5 ml di Bitter Campari

22,5 ml di Vermouth Rosso

Top Gassosa

Unire tutti gli ingredienti (gassosa ultima “on top” a completamento del bicchiere), mescolare delicatamente e servire con fetta d’arancia e twist di limone.



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